Mandiamo la testimonianza di una prima mail che ci arriva, è firmata Daniele Marotta, povero guaglione, chi sa che fine hai fatto...
Ninco nanco per oggi vi saluta e si apre una confezione di omogeneizzati...
11 Ottobre 2009
Sto viaggiando in autostrada, è notte, mi passa accanto il cartello di di confine regionale, ciao Lombardia, benvenuti in Veneto.
Chissà perché quei cartelli mi piacciono così tanto, da sempre. Come se rappresentassero l'idea stessa di viaggio, di passaggio.
Tutte le volte penso che quelle scritte un tempo avevano segnato il confine di stati, con dogane, gabellieri, gendarmi e, quasi tutte le volte, la mente inizia a fantasticare sui secoli pa
ssati, mi vengono in mente immagini di pastori, paesi, locande e briganti come nei quadri di Bruegel, e, tutte le volte penso a quanto mi piacerebbe fare un fumetto sui briganti, poi distratto da altro, il progetto si rimmerge nella melma mentale.
Mi distrae il programma musicale di radio Rai, che andava in sottofondo, mi distrae perché viene interrotto bruscamente.
Stavo ascoltando le nozze di Figaro di Mozart, K492, (aveva detto lo speaker mezz'ora prima),
prima del cartello regionale e dei briganti questo Mozart mi aveva sparato a venti anni prima, quando ascoltavo quest'opera studiando inutilmente greco e latino al liceo, destinato comunque ad in interrogazioni fallimentari, mi preparavo spesso con studiate notturne suggestive a base di Mozart e candele.
Dopo l'interruzione una voce interrompe il silenzio: “A tutta la popolazione italiana ed agli ascoltatori internazionali, qui parla l'Esercito di Liberazione Nazionale nella persona del generale Corvo, abbiamo preso il controllo delle emittenti televisive e radiofoniche nazionali. Abbiamo sospeso temporaneamente la rete cellulare Gsm, internet e le TV private.
Le altre massime cariche dello stato sono al sicuro. Il parlamento è stato sciolto ed i suoi poteri decaduti. Presto tutto tornerà alla normalità, all'alba di domattina verrà rilasciato un primo comunicato, vi preghiamo di restare in casa questa sera, non allarmatevi, non avete nulla da temere. Vi ripeto, non allarmatevi e continuate le vostre attività come di consueto.
Il Generale Corvo dal Movimento di Liberazione Nazionale”.
L'auto continua a mangiare asfalto in totale sospensione e silenzio.
I primi secondi dopo la fine del comunicato, mi aspetto una risata, una voce da dj radiofonico che la buttasse in scherzo, una candid camera del cazzo, tipico umorismo spuntato in stile RAI, una trovata, in ritardo di secoli da Orson Welles che lesse la Guerra dei Mondi di H. G. Wells ad un'America attonita e boccalona.
1938, Welles legge Wells, welles wells... wels... wels...wels..
Nulla...
Nessun presuntuoso e petulante speaker RAI, fa capolino.
L'auto scorre liscia sull'asfalto nero e deserto, io no.
Strati morali di me restano indietro, e si staccano, anzi si scartano, sparendo sull'asfalto, ogni pezzo che se ne va mi degrada nell'ansia..
Non è possibile, è uno scherzo.
Mentre ascoltavo, prima, ho sorpassato un tir che stava rallentando per accostarsi, avrei dovuto fermarsi forse? Condividere con l'unico veicolo in vista questa cosa, ma che cazzo, ancora non avevo capito, ancora adesso non sto capendo un cazzo...
La radio tace, in silenzio...
..silenzio della radio..
silenzio...
...radio.
Silenzio radio.
Merda.
Prendo il cellulare, chiamo casa, cazzo. Niente segnale. Neanche una tacca di merda. Provo lo stesso a fare il numero di Casa, in toscana dove Mari deve stare bene, deve stare guardando la tele a casa dopo la cena, aspettandomi fino al giorno dopo, tempo che sarà colmato con almeno sei, nove telefonate affettuose. Un pensiero fugace va anche anche ai miei genitori e a tutti i conoscenti, tutti in toscana, tutti, idealmente uniti ad affrontare insieme questa cosa, tutti tranne me...
Te tu tiiiii, te tu tiiiiiii, Gentile utente attaccati al cazzo.
Continuo a volare in autostrada alla mia velocità di crociera solita, centotrenta fissi, possibile che ancora non passa nessuno? C'era forse qualche partita del mondiale del cazzo?
Mi sta definitivamente montato l'odiato groppo nello stomaco e inizia anche un po' di sudarella
, la mia Toyota Yaris nera è sempre stata calda, anche a metà tra il pallino rosso e quello blu questa stronza butta calore. Apro i finestrini, una massa d'aria fredda e umida riempie l'abitacolo, vengo attraversato da un brivido.Posso fare zapping tra i canali radio, che idea!
Tutto morto, i numeri digitali scorrono veloci, i bottoni dei canali memorizzati dell'rds non aiutano con le scritte solite: radio uno, due o tre, radio deejay, rtl eccetera.
La strada continua dritta, la mia visuale è un cerchio giallo-bianco fin dove arrivano i fari, il resto nero come la pece.
Un paio di macchine dall'altra corsia, irraggiungibili, cazzo mi
potevo fermare, arrampicarmi sulla rete nel mezzo, fare dei segnali.
Sono già andate.
L'autostrada è un mondo ostile per il pedone come per i povero volpacchiotto, non può che venire colpito e spappolato ripetutamente.
Gli era forse sembrato che quelle macchine avanzassero, insieme quasi attaccate? Forse un'impressione dettata dal panico crescente, ma era panico?
Oddio non posso farmi prendere dal panico.
Meglio così ho fatto bene a non fermarmi, a non scendere, avrei potuto fare la fine di quel ragazzo che per aiutare un'incidentato nell'altra corsia, un paio di ani fa, non aveva visto che in mezzo c'era uno strapiombo ed era precipitato di sotto.
No.
... qualcosa troviamo.
Il groppo inizia a scemare. Una autorità razionale sta emergendo dal profondo e si sta mettendo ai comandi. Come l'eroe dei film catastrofici anni settanta, qualcuno deve far atterrare questo fottuto aereo sono io, in questo momento.
Chi sta prendendo il comando non è un macho cazzottaro, ma una sorta di Dracula Mr. Spock, gelido e razionale. Il cervello comincia a macinare pensieri lineari di razionalità e distacco applicati alla fantasia: praticamente una scienza esatta.
In ogni caso, non c'è nessun problema.
Se anche fosse tutto vero, se anche ci fosse stato un colpo di stato io sono a posto, chi avrebbe avuto interesse a nuocermi? In un colpo di stato nessuno ha interesse a fare fuori la gente.
Guardo i campi neri della padania avvolta nelle tenebre, passano una serie di cascine diroccate e capannoni industriali, li guardo e loro lo guardano me con le finestre cieche e i cancelli sprangati, i lampioni freddi, i rifiuti nei piazzali.
Un colpo nello stomaco, in barba alla razionalità, l'estraneità del luogo mi devasta, come quando da bambino ero mandato in colonia, oppure all'estero a studiare inglese, quella solitudine ancestrale, in un luogo alieno ed estraneo.
Voglio solo stare a casa mia.
Lì posso affrontare qualsiasi cosa. Porca puttana perché deve accadere a me di stare solo, al buio, in culo alla luna, in questa situazione del cazzo... mhhrr... un rantolìo sta guadagnando metri verso la superfice....
...sono vittima di un'ingiustizia cosmica, e un panico bizzoso sta prendendo il sopravvento.
Per fortuna mr. Spock nel cervello trova il pulsante delle endorfine...
Un'ondata di calma mi pervade.. il vuoto d'aria è finito, la razionalità sta riportando l'aereo in quota.
'Presto troverai tutte persone come te.. ...tutte confuse come te, tutte per lo più brave persone...'
Cosa è successo alla fine? Dopotutto quelli del movimento di liberazione nazionale, se esistono davvero, saranno pure loro padri di famiglia... ...non faranno più dello stretto indispensabile per raggiungere i loro scopi.. ...e basta.. ...no?
Cazzo siamo in Europa, nella Nato, siamo l'Italia, è appena ri iniziato il campionato cazzo!, nulla è più forte di una domenica di campionato, quale golpista vorrebbe sacrificare una domenica di campionato... e poi .., dai, ...il Berlusca non permetterà a nessuno di intaccare la sua posizione, il suo reddito, quello spara cazzate e sorrisi, mica proiettili.
E, alla fine, chi sarebbe dovuto insorgere? Diliberto? Nichi Vendola? O magari Beppe Grillo...?
Ecco adesso mi viene da ridere, una punta di vergogna per aver cercato sicurezza in Berlusconi, ma va bene lo stesso, ridere di me mi sta alzando comunque il buonumore, per lo meno fino a quando, dopo una curva, non mi si para davanti il casello dell'autostrada....
Daniele Marotta